L'unica misura preventiva per contenere e contrastare il contagio da Coronavirus è evitare i contatti e restare a casa il più possibile. Ecco dunque tutte le informazioni sui corretti comportamenti che questa solta di “quarantena” nazionale ci impone.
La rivincita dei pantofolai, dei “divanisti”, e dei fanatici dei social network. Il decreto #iorestoacasa del del 10 marzo scorso che ha reso tutta l'Italia un'unica “zona rossa”, costringe a interrompere o limitare allo stretto necessario la socialità fisica, a tutto vantaggio di quella virtuale.
Ma è l'unica misura preventiva per contenere e contrastare il contagio da Coronavirus, la cui marcia trionfale finora appare inarrestabile, con più di 10 mila contagiati, di cui attualmente 8.514 positivi al test, e la percentuale del 6,2% dei morti e del 9,9% dei guariti. Numeri la cui crescita occorre frenare e bloccare. Ecco dunque tutti le informazioni sui corretti comportamenti che questa solta di “quarantena” nazionale ci impone.
ZONE INTERESSATE DAL DECRETO
Ci sono differenze
all’interno del territorio nazionale?
No, per effetto
del dpcm del 9 marzo le regole sono uguali su tutto il territorio
nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3
aprile.
Sono ancora previste zone rosse?
No, non
sono più previste zone rosse. Le limitazioni che erano previste nel
precedente dpcm del 1° marzo (con l’istituzione di specifiche
zone rosse) sono cessate. Ormai, con il dpcm del 9 marzo, le regole
sono uguali per tutti.
Cosa si intende per
“evitare ogni spostamento delle persone fisiche”? Ci sono dei
divieti? Si può uscire per andare al lavoro? Chi è sottoposto alla
misura della quarantena, si può spostare?
Si deve
evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro o
per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio,
l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di
provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su
moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e
locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di
controlli successivi e la non veridicità costituisce reato.
È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o
prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e
necessario restare a casa, per il bene di tutti.
È previsto
anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è
sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.
Se abito in un comune e
lavoro in un altro, posso fare “avanti e indietro”?
Sì,
è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative.
Ci sono limitazioni negli
spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre
superiore a 37,5?
In questo caso si raccomanda
fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e
limitare al massimo il contatto con altre persone.
Cosa significa “comprovate
esigenze lavorative”? I lavoratori autonomi come faranno a
dimostrare le “comprovate esigenze lavorative”?
È
sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è
consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o
congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di
dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite
l’autodichiarazione vincolante di cui alla FAQ n. 1 o con
ogni altro mezzo di prova , la cui non veridicità costituisce
reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria
necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la
veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle
conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.
Come si devono comportare
i transfrontalieri?
I transfrontalieri potranno entrare
e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di
lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il
motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo (vedi faq
precedente).
Ci saranno posti di blocco
per controllare il rispetto della misura?
Ci saranno
controlli. In presenza di regole uniformi sull’intero territorio
nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle
persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia,
nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del
territorio, vigileranno sull’osservanza delle regole.
Chi si trova fuori dal
proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi?
Sì,
chiunque ha diritto a rientrare presso il proprio domicilio,
abitazione o residenza, fermo restando che poi si potrà spostare
solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di
salute.
È possibile uscire per
andare ad acquistare generi alimentari? I generi alimentari saranno
sempre disponibili?
Sì, si potrà sempre uscire per
acquistare generi alimentari e non c’è alcuna necessità di
accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili.
È consentito fare
attività motoria?
Sì, l’attività motoria all’aperto
è consentita purché non in gruppo.
Si può uscire per
acquistare beni diversi da quelli alimentari?
Si, ma
solo in caso di stretta necessità (acquisto di beni necessari, come
ad esempio le lampadine che si sono fulminate in casa).
Posso andare ad assistere
i miei cari anziani non autosufficienti?
Sì, è una
condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le
persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai
contatti il più possibile.
L’accesso a parchi e
giardini pubblici è consentito?
Sì, parchi e giardini
pubblici possono restare aperti per garantire lo svolgimento di
sport ed attività motorie all’aperto, come previsto dall’art.1
comma 3 del dpcm, a patto che non in gruppo e che si rispetti la
distanza interpersonale di un metro.
Sono separato/divorziato, posso andare a trovare i
miei figli?
Sì, gli spostamenti per raggiungere i
figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso
l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti,
in ogni caso secondo le modalità previste dal giudice con i
provvedimenti di separazione o divorzio.
TRASPORTI
Sono previste limitazioni
per il transito delle merci?
No, nessuna limitazione.
Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono
essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle
merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che
conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle
esigenze di consegna o prelievo delle merci.
I corrieri merci possono
circolare?
Sì, possono circolare.
Sono un autotrasportatore.
Sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?
No,
non sono previste limitazioni al transito e all’attività di
carico e scarico delle merci.
Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di
linea?
No. Non esistono limitazioni per il trasporto
pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna
limitazione in quanto l’attività svolta è considerata
esigenza lavorativa.
Gli uffici pubblici
rimangono aperti?
Sì, su tutto il territorio nazionale.
L’attività amministrativa è svolta regolarmente. In ogni caso
quasi tutti i servizi sono fruibili on line. E’ prevista comunque
la sospensione delle attività didattiche e formative in presenza di
scuole, nidi, musei, biblioteche.
Il decreto dispone per
addetti, utenti e visitatori degli uffici delle pubbliche
amministrazioni, sull’intero territorio nazionale, la messa a
disposizione di soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani.
Nel caso di difficoltà di approvvigionamento di tali soluzioni e
conseguente loro indisponibilità temporanea, gli uffici devono
rimanere comunque aperti?
Gli uffici devono rimanere
comunque aperti. La presenza di soluzioni disinfettanti è una
misura di ulteriore precauzione ma la loro temporanea
indisponibilità non giustifica la chiusura dell’ufficio, ponendo
in atto tutte le misure necessarie per reperirle.
Il dipendente pubblico che
ha sintomi febbrili è in regime di malattia ordinaria o ricade nel
disposto del decreto-legge per cui non vengono decurtati i giorni di
malattia?
Rientra nel regime di malattia ordinaria.
Qualora fosse successivamente accertato che si tratta di un soggetto
che rientra nella misura della quarantena o infetto da COVID-19, non
si applicherebbe la decurtazione.
Sono un dipendente pubblico e vorrei lavorare in
smart working. Che strumenti ho?
Le nuove misure
incentivano il ricorso allo smart working, semplificandone
l’accesso. Compete al datore di lavoro individuare le modalità
organizzative che consentano di riconoscere lo smart working al
maggior numero possibile di dipendenti. Il dipendente potrà
presentare un’istanza che sarà accolta sulla base delle modalità
organizzative previste.
PUBBLICI ESERCIZI
Bar e ristoranti possono
aprire regolarmente?
È consentita l’attività di
ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo a carico del
gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità
del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un
metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di
violazione.
Si potranno comunque
effettuare consegne a domicilio di cibi e bevande?
Il
limite orario dalle 6.00 alle 18.00 è riferito solo all’apertura
al pubblico. L’attività può comunque proseguire negli orari di
chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio. Sarà cura di
chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso
esercente ovvero una cosiddetta piattaforma – evitare che il
momento della consegna preveda contatti personali.
Quali attività di
ristorazione e bar sono consentite dopo le 18.00?
È
consentita solo la consegna a domicilio del cibo (fatta eccezione
per quanto indicato nella F.A.Q. Turismo n. 2).
Il DPMC prevede la
chiusura nei giorni prefestivi e festivi delle medie e grandi
strutture di vendita, nonché degli esercizi commerciali presenti
all’interno dei centri commerciali e dei mercati. La chiusura non
è disposta, tra l’altro, per i punti di vendita di generi
alimentari. i mercati, anche rionali sono obbligati alla chiusura,
per la vendita di beni alimentari?
No, non è prevista
la chiusura relativamente alla vendita di generi alimentari nei
mercati coperti e in quelli all’aperto recintati dove è previsto
il controllo dell’accesso.
Sono gestore di un pub.
Posso continuare ad esercitare la mia attività?
Il
divieto previsto dal DPCM riguarda lo svolgimento nei pub di ogni
attività diversa dalla somministrazione di cibi e bevande. È
possibile quindi continuare a somministrare cibo e bevande nei pub,
sospendendo attività ludiche ed eventi aggregativi (come per
esempio la musica dal vivo, proiezioni su schermi o altro), nel
rispetto delle limitazioni orarie già previste per le attività di
bar e ristoranti (dalle 6.00 alle 18.00) e, comunque, con l’obbligo
di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno
un metro.
Centri estetici, parrucchieri e barbieri possono
continuare a svolgere la loro attività?
Sì, ma solo
su prenotazione degli appuntamenti e comunque garantendo la
turnazione dei clienti con un rapporto uno a uno, così da evitare
il contatto ravvicinato e la presenza nel locale di clienti in
attesa. Il personale dovrà indossare idonei dispositivi di
protezione individuale (guanti e mascherina).
SCUOLA
Cosa prevede il decreto per le scuole?
Nel
periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle scuole
di ogni ordine e grado. Resta la possibilità di svolgimento di
attività didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare,
delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.
UNIVERSITÀ
Cosa prevede il decreto
per le università?
Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è
sospesa la frequenza delle attività di formazione superiore,
comprese le università e le istituzioni di alta formazione
artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master e
università per anziani. Resta la possibilità di svolgimento di
attività formative a distanza, tenendo conto, in particolare, delle
specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Non è sospesa
l’attività di ricerca.
Si possono tenere le
sessioni d’esame e le sedute di laurea?
Sì, potranno
essere svolti ricorrendo in via prioritaria alle modalità a
distanza o comunque adottando le precauzioni di natura igienico
sanitaria ed organizzative indicate dal dpcm del 4 marzo; nel caso
di esami e sedute di laurea a distanza, dovranno comunque essere
assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta
pubblicità.
Si possono tenere il
ricevimento degli studenti e le altre attività?
Sì.
Corsi di dottorato, ricevimento studenti, test di immatricolazione,
partecipazione a laboratori, etc., potranno essere erogati nel
rispetto delle misure precauzionali igienico sanitarie, ricorrendo
in via prioritaria alle modalità a distanza. Anche in questo caso
particolare attenzione dovrà essere data agli studenti con
disabilità.
Cosa si prevede per i
corsi per le specializzazioni mediche?
Dalla sospensione
sono esclusi i corsi post universitari connessi con l’esercizio
delle professioni sanitarie, inclusi quelli per i medici in
formazione specialistica, e le attività dei tirocinanti delle
professioni sanitarie e medica. Non è sospesa l’attività di
ricerca.
Cosa succede a chi è in Erasmus?
Per
quanto riguarda i progetti Erasmus+, occorre riferirsi alle
indicazioni delle competenti Istituzioni europee, assicurando,
comunque, ai partecipanti ogni informazione utile.
Cosa prevede il decreto su
cerimonie, eventi e spettacoli?
Su tutto il territorio
nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché
gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di
carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche
se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo
d’esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale
scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati).
Si può andare in chiesa o
negli altri luoghi di culto? Si possono celebrare messe o altri riti
religiosi?
Fino al 3 aprile sono sospese su tutto il
territorio nazionale tutte le cerimonie civili e religiose, compresi
i funerali. Pertanto è sospesa anche la celebrazione della messa e
degli altri riti religiosi, come la preghiera del venerdì mattina
per la religione islamica.
Sono consentiti l’apertura e
l’accesso ai luoghi di culto, purché si evitino assembramenti e
si assicuri la distanza tra i frequentatori non inferiore a un
metro.
Cosa è previsto per
teatri, cinema, musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della
cultura?
Ne è prevista la chiusura al pubblico su tutto
il territorio nazionale.
I Circoli ricreativi per persone anziane restano
aperti?
No, le attività ricreative dedicate alle
persone anziane autosufficienti sono sospese.
TURISMO
Cosa prevede il decreto
per gli spostamenti per turismo?
Sull’intero
territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono
assolutamente da evitare. I turisti italiani e stranieri che già si
trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli
necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o
domicilio.
Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie
rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l'aereo
o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di
verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei
siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo.
Come trova applicazione la
limitazione relativa alle attività di somministrazione e bar, alle
strutture turistico ricettive?
Le strutture ricettive
possono svolgere attività di somministrazione e bar anche nella
fascia oraria dalle ore 18 alle ore 6, esclusivamente in favore dei
propri clienti e nel rispetto di tutte le precauzioni di sicurezza
di cui al dpcm dell’8 marzo.
Come si deve comportare la struttura turistico
ricettiva rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo
viaggio?
Non compete alla struttura turistico ricettiva
la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo
spostamento delle persone fisiche.
AGRICOLTURA
Sono previste limitazioni
per il trasporto di animali vivi, alimenti per animali e di prodotti
agroalimentari e della pesca?
No, non sono previste
limitazioni.
Se sono un imprenditore agricolo, un lavoratore
agricolo, anche stagionale, sono previste limitazioni alla mia
attività lavorativa?
No, non sono previste limitazioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA